L’olio di jojoba è un olio naturale ad alto contenuto di vitamine e minerali, dalle proprietà curative, nutrienti, idratanti e antinfiammatorie.
L’olio di jojoba sui capelli ha un effetto idratante e nutriente, rimuove le ostruzioni dai pori della cute e rafforza la barriera lipidica protettiva naturale. Dona allo stelo una lucentezza che nessun altro prodotto è in grado di donare, ricostruendo il capello in profondità e riparando le doppie punte.
L’olio di jojoba sulla pelle penetra rapidamente lasciandola liscia e setosa senza occludere i pori. Combatte il processo di atrofia delle fibre elastiche, riducendo la perdita d’acqua dai tessuti e restituendo alla pelle la sua naturale tonicità, elasticità e morbidezza.
Consigliato anche in estate, quest’olio miracoloso si comporta come un filtro solare naturale ed aiuta ad ottenere un’abbronzatura naturale e di lunga durata.
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Aloe Vera e Serenoa Repens contro la caduta dei capelli
La caduta dei capelli precoce, problema che colpisce sia uomini che donne in età sempre più giovane, è un problema fisico ma anche psicologico. Si perde fiducia in sé stessi, nella propria capacità di essere seduttivi e di relazionarsi con gli altri.
È un problema serio che va affrontato in anticipo con un programma di prevenzione che può iniziare proprio dal mondo naturale. Due sono le piante che possono aiutarci: Serenoa Repens e Aloe Vera. Vi consigliamo pertanto di cercare prodotti naturali anticaduta che contengano questi elementi, meglio se abbinati. E’ stato scientificamente confermato che i fitosteroli contenuti nella Serenoa Repens, una pianta tropicale, inibiscono con efficacia l’enzima 5-alfa-reduttasi, senza produrre effetti collaterali. L’utilizzo della Serenoa Repens favorisce la rinascita del follicolo pilifero non ancora atrofizzato e quindi la nascita di un nuovo capello di normali dimensioni. Un’altra pianta molto utilizzata per combattere la caduta dei capelli è l’Aloe Vera, ricca di vitamine, minerali, enzimi, aminoacidi essenziali e secondari, mono, poli e mucopolisaccaridi, acidi grassi, lignine e saponine, sostanze analgesiche, depurative, nutrienti e ricostituenti, utilissime proprio per affrontare questo inestetismo.
Mascara e irritazioni oculari
I rischi più comuni legati all’utilizzo del mascara sono allergie, dovute soprattutto alla composizione del prodotto, gonfiori e lacrimazione, provocati dalle invisibili ferite che lo spazzolino può causare sulla superficie oculare.
Il colore scuro contiene pigmenti inorganici come ossido di ferro, diossido di titanio, cere, talco, derivati del PVP e metalli pesanti, spesso il nichel; l’emulsione contiene una buona percentuale di acqua che, esponendo il cosmetico a rischi di contaminazione, rende necessaria la presenza di conservanti, anch‘essi dannosi per la salute.
Inoltre alcune aziende aggiungono mucillagini o idrocolloidi sintetici, profumi e siliconi (usati come idrorepellenti), ingredienti tra i meno tollerati soprattutto per una zona così delicata. Rimedi fai da te, come fluidificare il mascara quando si secca (così come avviene con lo smalto) aggiungendo acqua semplice o distillata, oli vari e talvolta qualche goccia di profumo, aumentano la pericolosità del prodotto. Al fine di evitare spiacevoli sorprese la prima regola da seguire è scegliere prodotti cosmetici naturali, privi di sostanze chimiche nocive per la nostra salute.
Biologico: Moda o Opportunità?
I prodotti biologici sono considerati da alcuni come una moda; ad essi non si associa la percezione di una maggiore qualità, ma il timore di un prezzo maggiorato rispetto ai prodotti convenzionali.
E se fosse invece il prezzo dei prodotti convenzionali ad essere maggiorato rispetto al loro reale valore? Mettiamo a confronto un cosmetico convenzionale (shampoo, crema, make-up, ecc.) con un cosmetico dalla formulazione biologica vegetale. Nel primo caso la base veicolante è spesso fornita da sostanze chimiche come il glicole propilenico, i tensioattivi sono prodotti in laboratorio e i profumi sono quasi tutti sintetici. Nel secondo caso la base veicolante è data da oli vegetali, i tensioattivi derivano dal cocco, dagli zuccheri o dall’olio d’oliva e gli aromi sono ricavati dagli oli essenziali.
Produrre un cosmetico vegetale biologico costa dalle 7 alle 12 volte in più che produrne uno convenzionale, ma il suo prezzo non è 7 o 12 volte maggiore; dunque, chi guadagna di più sul prodotto?
Probabilmente chi fa pagare centianaia di euro una crema viso, utilizzando sostanze a basso costo dannose per noi e per l’ambiente.